L'emissione acustica delle macchine
in conformità alla Direttiva 2006/42/CE
Trattiamo uno degli argomenti che ci sta più a cuore: l’emissione acustica delle macchine, un tema molto discusso e qualche volta frainteso su cui cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Qual è il limite massimo per la Direttiva Macchine?
Iniziamo con la domanda più gettonata tra i fabbricanti, la risposta è abbastanza semplice: non esiste un limite massimo; sottolineiamo la parola “abbastanza” perché è necessario capire la differenza sostanziale che esiste tra il concetto di “emissione” del prodotto ed quello di “esposizione” dell’operatore.
La Direttiva Macchine al requisito 1.7.4.2 ci impone di dichiarare un livello di emissione acustica, tale livello rappresenta una caratteristica intrinseca del nostro prodotto che sicuramente rappresenta un parametro qualitativo ma non limitato.
Questa è una logica conseguenza del fatto che la Direttiva Macchine si rivolge ad un parco molto vasto di prodotti, imporre dei limiti vorrebbe dire considerare ogni prodotto a cui essa è applicabile considerandone ogni caratteristica tecnica.
Nel framework legislativo vigente esistono poi alcuni decreti di respiro nazionale, ad esempio il D.lgs. 81/08 italiano, che trattano la sicurezza del luogo di lavoro, in questo caso si considera l’esposizione giornaliera dell’operatore che deve essere contenuta all’interno di un limite massimo; tali disposizioni sono a carico del datore di lavoro che deve eseguire delle valutazioni per le specifiche mansioni.
Esistono poi norme di tipo-c che trattano nello specifico il rumore di alcune categorie di macchine e ne possono fornire valori medi, limiti di incertezza e metodi standardizzati di misurazione.
Per i prodotti che rientrano in Direttiva Macchine non esistono dei limiti assoluti ma solo l’obbligo di dichiarare i valori reali e specifici di emissione acustica.
I limiti di emissione acustica tuttavia possono essere imposti dai requisiti contrattuali imposti dal Cliente e dalla naturale preferenza del mercato per prodotti che hanno emissioni più ridotte.
Come considerare i rischi legati al rumore nella progettazione?
Un altro punto nel quale la Direttiva Macchine ci parla di rumore è il requisito 1.5.8, qui si specifica che il fabbricante deve considerare il rumore nella fase di progettazione e ridurre l’emissione al livello minimo considerando il progresso tecnologico e scientifico.
Anche in questo caso possiamo considerare dati statistici della categoria di macchine di riferimento che possono essere presenti all’interno delle norme di tipo-c oppure in altre banche dati specifiche; una guida utile per la progettazione può essere la serie normativa EN ISO 11688 che tratta la rumorosità delle macchine dal punto di vista fisico.
Quindi cosa bisogna fare per essere conformi alla direttiva Macchine?
E’ necessario eseguire dei test per la determinazione dell’emissione acustica del prodotto, tale valore deve essere riportato all’interno del manuale d’istruzioni della macchina nelle seguenti modalità:
• Se il livello di emissione acustica è inferiore a 70 dB(A) si indica che l’emissione della macchina in un dato punto rispetto alla macchina è inferiore a 70 dB(A).
• Sei il livello di emissione è superiore a 70 dB(A) bisogna sempre indicare il valore reale di pressione acustica misurato in un dato punto considerando anche l’incertezza legata al metodo di misura.
• Se il livello di emissione è superiore a 80 dB(A) è necessario aggiungere al punto precedente anche il livello di potenza acustica LWA della macchina.
• Il livello di picco LPK deve essere indicato solo se supera i 130 dB(C).
In ogni caso il fascicolo tecnico del prodotto deve presentare un’analisi dei rischi dettagliata che consideri i requisiti specifici del rumore in accordo a EN ISO 12100 e un report fonometrico realizzato secondo una delle norme della serie EN ISO 1120X.
Il report del test fonometrico è una relazione tecnica che deve essere molto dettagliata perché deve garantire la ripetibilità del test in caso di contenzioso e verifica da parte del Cliente o delle autorità di controllo.
Come possiamo aiutarvi?
Waves Engineering è a vostra disposizione per le fasi di progettazione e di verifica dei vostri prodotti, possiamo aiutarvi grazie alla grande esperienza sviluppata nell’applicazione nella redazione di analisi dei rischi e nell’applicazione dei metodi di calcolo della serie normativa EN ISO 1120X.
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